Unity, la RunTime Fee è realtà: game developer sotto shock, svelato il futuro del game engine

Unity, la RunTime Fee è realtà: game developer sotto shock, svelato il futuro del game engine
Unity e la RunTime Fee

Il mondo dei videogiochi è in tumulto, e al centro di questa tempesta c’è Unity, l’amato motore di gioco che ha alimentato molti dei titoli più celebri. Una mossa controversa ha scosso gli sviluppatori di tutto il mondo: dovranno pagare per ogni installazione dei loro giochi, persino per quelli gratuiti! L’industria sta tremando di fronte a questa decisione di Unity, che ha sollevato interrogativi sul futuro degli sviluppatori indipendenti.

Unity destinato all’Oblio? L’incognita RunTime Fee rischia di spazzare via gli sviluppatori indie!

Unity ha introdotto la temuta RunTime Fee, un sistema che richiederà ai creatori di giochi di pagare un prezzo salato per ogni installazione. Questa tassa si attiverà dopo un certo numero di installazioni, indipendentemente dal modello di business adottato. In pratica, anche se uno studio regala un gioco creato con Unity che diventa un successo e viene installato da migliaia di persone, dovrà sborsare una somma considerevole. Questa decisione rischia di scoraggiare gli sviluppatori indie dall’abbandonare Unity in favore di alternative gratuite come l’Unreal Engine.

Le soglie da superare per sbloccare questa tassa draconiana sono di 200.000 installazioni in 12 mesi o 200.000 dollari di ricavi per gli utilizzatori di licenze Unity Personal o Unity Plus, mentre salgono a un milione di installazioni e un milione di dollari di ricavi per chi possiede una licenza Pro o Enterprise.

Svelato il prezzo per installazione

Ma il colpo finale arriva quando si scopre il prezzo da pagare per ogni installazione: un vertiginoso 0,20 dollari. Il costo si abbassa a 0,125 dollari per gli utenti Enterprise. Questo significa che se uno studio indie rilascia un gioco gratuito che viene installato un milione di volte, si troverà a dover sborsare incredibili 200.000 dollari a Unity, anche se non ha guadagnato un centesimo.

E non è finita qui, la situazione diventa ancor più bizzarra. In una discussione incendiaria sul post di Huenry Hueffman di Newfangled Games, l’autore ha sarcasticamente invitato a comprare i giochi fatti con Unity senza installarli. Ma in una svolta scioccante, Unity ha confermato che persino le copie pirata vengono contate come installazioni! Un caso emblematico è quello di @urban_meadows, che si è visto assegnare 20.000 installazioni da copie pirata dei suoi giochi. Il totale portato a 40.000 installazioni, che includono sia le copie vendute che quelle rubate.

Pagare i ladri

In altre parole, non solo qualcuno ha rubato i suoi giochi, ma dovrà anche pagare per il piacere dei ladri. Il futuro di Unity è adesso avvolto in un’ombra di incertezza, con gli sviluppatori che cercano freneticamente alternative e domandandosi se questa decisione porterà al declino di uno dei motori di gioco più influenti del mondo.